Hai domande sul tumore alla prostata? Ecco le risposte di un esperto.

Dopo i 40-45 anni è utile (e consigliato) che gli uomini discutano con il proprio medico di fiducia (ed eventualmente con un urologo) i temi legati al benessere della propria prostata.
Nella maggior parte dei casi, non ci sono problemi. Altre volte qualche disturbo può avere una causa benigna che può essere facilmente curata e gestita. Tuttavia, l’ipotesi della presenza di un tumore non può essere del tutto esclusa. L’esperienza di molte persone (quasi 300 ogni anno, in Ticino) dimostra però che con una diagnosi precoce il tumore alla prostata può essere curato ed è possibile ritrovare una buona qualità di vita.

Per questo, abbiamo chiesto al Dr. Davide Bosetti oncologo e radio-terapista dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) e membro del Comitato PROCASI di rispondere ad alcune fra le domande più frequenti tra chi decide di discutere il problema e di non “nascondere la testa nella sabbia”.

Trovi le sue risposte sul canale YouTube di PROCASI.
Qui trovi la risposta allo nostra prima domanda: Quali sono i principali fattori di rischio per il tumore alla prostata?


Le altre domande sono: